EDITORIALE – “L’obiettivo in questi anni è stato di legare sempre più Gaglio al Mamertino Doc. Se dici Mamertino ti deve venire in mente Gaglio Vignaioli e possibilmente la mia faccia, dal momento che sono il brand ambassador del marchio”. Game, set, match.
A distanza di alcuni mesi, emerge in maniera lampante il senso della fotografia “sexy” inviata ai giornalisti dall’ufficio stampa dell’Associazione produttori del Mamertino prima di Vinitaly 2019: promuovere attraverso un’immagine ammiccante – come fanno le più scontate wine influencer su Instagram – “il brand” e “possibilmente la faccia” di Flora Mondello, sfruttando la visibilità offerta dalla Doc siciliana all’importante fiera del vino di Verona.
Che potesse trattarsi di un’operazione di marketing vera e propria – calcolata al millimetro della scollatura – è parso chiaro sin da subito, ai liberi pensatori. Un po’ meno a chi ha voluto cavalcare un’onda perversa, accusando proprio noi di WineMag di “sessismo”. Ora, però, è tutto risolto.
I FATTI
A togliere i pochi dubbi rimasti sulla genuinità della boutade orchestrata dall’ufficio stampa del Mamertino, gestito da Ferdinando “Nando” Calaciura, è la stessa Flora Mondello. Le dichiarazioni riportate sopra tra virgolette sono proprio della presidentessa del futuro Consorzio siciliano.
Sono tratte da un’intervista video reperita ieri su Facebook, ma risalente al mese di giugno (dunque a Vinitaly 2019 concluso). A suo agio su un divano dell’azienda di cui è titolare assieme alla madre, la Gaglio Vignaioli, Flora Mondello accoglie il direttore della web tv messinese.
E durante la chiacchierata svela – senza volerlo direttamente – le ragioni di quella inusuale fotografia che la ritraeva molto scollata, ma anche più giovane di almeno 10 anni, allegata in Dropbox a un comunicato stampa ufficiale, che annunciava la presenza dei produttori del Mamertino a Vinitaly 2019.
Una foto che, dopo l’uscita del nostro articolo, è stata sostituita da un’immagine più recente di Flora Mondello (quella sopra a destra), in camicia elegante e in una posa professionale, degna del ruolo di rappresentante dei produttori del Mamertino. Fotografia, quest’ultima, che appare anche negli ultimi secondi dell’intervista presente su Facebook.
Nella medesima occasione, Flora Mondello chiarisce che la Gaglio Vignaioli è l’azienda più rappresentativa della Doc Mamertino: “Abbiamo fatto un piano industriale molto forte che ci porterà a triplicare se non quadruplicare la produzione di bottiglie di Mamertino Doc a marchio Gaglio, che attualmente sono 100-150 mila bottiglie, proprio per consolidare la nostra leadership in questa porzione di mercato”.
Giusto reggerle il gioco, nel nome di tutti i produttori del Mamertino? Ad ognuno la propria scelta. Per noi, questa presidentessa, è da cambiare ancor prima di sancire la trasformazione dell’Associazione in vero e proprio Consorzio. Cin, cin.
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Cronista di nera convertito al nettare di Bacco, nel mondo dell’informazione da oltre 16 anni, tra carta stampata e online, dirigo oggi winemag.it, testata unica in Italia per taglio editoriale e reputazione, anche all’estero. Collaboro inoltre come corrispondente per una delle testate internazionali più autorevoli del settore, in lingua inglese. Segno Vergine allergico alle ingiustizie e innamorato del blind tasting, vivo il mestiere di giornalista come una missione per conto (esclusivo) del lettore, assumendomi in prima persona, convintamente, i rischi intrinsechi della professione negli anni Duemila. Edito con cadenza annuale la “Guida Top 100 Migliori vini italiani” e partecipo come giurato ai più importanti concorsi enologici internazionali. Oltre alle piazze tradizionali, studio con grande curiosità i mercati emergenti, seguendone dinamiche, trend ed evoluzioni. Negli anni ho maturato una particolare esperienza nei vini dei Balcani e dei Paesi dell’Est Europa, tanto da aver curato la selezione vini per un importatore leader in Italia. Nel 2024 mi è stato assegnato un premio nazionale di giornalismo enogastronomico.